FRIDA BOLLANI MAGONI
Frida Bollani Magoni, figlia d’arte, nasce in Versilia il 18 settembre 2004. Da sempre immersa nel mondo dei suoni e della musica comincia a studiare regolarmente pianoforte classico all’età di 7 anni sotto la guida del maestro Paolo Razzuoli, che le insegna la notazione musicale in Braille. Ha collaborato più volte con l’Orchestra Operaia di Massimo Nunzi (Jazz Big Band) sia come cantante che come pianista esibendosi all’Auditorium Parco della Musica di Roma. In qualità di ospite si è esibita al Premio Bianca D’Aponte (concorso per cantautrici) nel teatro di Aversa nel 2017 e alla cerimonia di apertura degli Special Olympics 2018 presso l’ippodromo di Montecatini suonando e cantando davanti a 10.000 persone. Si è spesso esibita come ospite a sorpresa nei concerti dei genitori (Petra Magoni e Stefano Bollani) sia in Italia che all’estero. Ha anche esperienza nel mondo del musical avendo partecipato come cantante a: “The Adventures of Peter Pan” e “Jesus Christ meets the Orchestra”.
Attualmente frequenta il Liceo Musicale Carducci di Pisa dove studia pianoforte.
A seguire consegna del Premio Biorepack in Jazz.
Il premio per Frida Bollani Megoni è un’opera di Mariagrazia Abbaldo e Paolo Albertelli
Dal titolo
L’umidità dell’aria
Che gli artisti raccontano così:
“Mi piace nuotare nell’acqua per ore e osservare i pesci e il loro movimento essere con loro nello stesso fluido sentirmi anch’ io per un attimo un pesce senza gravità, anche quando ascolto la musica mi sento come nel mare. Ho incontrato Frida durante un suo concerto a Biella e lei, insistentemente, chiedeva un bicchiere con l’acqua della fonte di Biella, sottolineando che voleva l’acqua della fonte e non quella delle bottiglie di plastica, per questo non c’è plastica, quasi non c’è involucro anche l’involucro è parte della scultura.”
Paolo Albertelli
“Questo lavoro è frutto di una nostra ricerca artistica dedicata al paesaggio, al rapporto che l’uomo ha con la Natura di cui è parte. Viviamo in un’armonia cosmica, fisica, dimostrabile, immanente, verso la quale certe politiche umane che esprimono chiusure, desiderio di barriere e confini risultano chiaramente assurde e irresponsabili. Pensiamo si debba dire molto su questi temi: flussi di moltitudini in movimento, armonia, permeabilità come condizione indispensabile alla nostra sopravvivenza. Continuiamo la nostra ricerca immersi in questo fluido mondo che ci fa pensare”.
Mariagrazia Abbaldo
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