A Time in Jazz, come da tradizione, la giornata di Ferragosto si snoda anche quest’anno tra le chiesette di San Michele e Santa Caterina, nella campagna poco fuori da Berchidda, con una successione di appuntamenti in programma dal mattino al tardo pomeriggio.
Il primo, dedicato ai più piccoli, è alle 10 intorno alla chiesa di San Michele dove ritorna il regista, attore e autore Giancarlo Biffi con l’intrepido e coraggioso gufetto Rosmarino, protagonista del racconto “Rosmarino ma tu mi vuoi?“, una tenera storia d’amore e gelosia fraterna per piccoli lettori, pubblicata su carta da edizioni Segnavia; in azione, con Biffi, Paolo Fresu alla tromba, Sonia Peana al violino e la voce di Catia Gori.
Un’ora più tardi, alle 11, sempre a San Michele, si parla di Il Jazz va a Scuola, l’associazione nata lo scorso febbraio, a un anno esatto dalla costituzione della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano presieduta da Paolo Fresu, con l’obiettivo di promuovere, sviluppare, diffondere e valorizzare nella scuola il linguaggio del jazz, le pratiche dell’improvvisazione e dell’invenzione e la conoscenza degli aspetti socioculturali e musicali di questi ambiti. Un progetto che prosegue e amplia il grande lavoro avviato negli ultimi anni dal mondo del jazz italiano che gravita intorno all’associazione I-Jazz. Il Jazz va a Scuola è presieduta dalla cantante Ada Montellanico che insieme al vicepresidente Mario Piatti interverrà all’incontro.
A seguire, musica con il quintetto di Gegè Munari e la seconda parte del suo “Blue Note Project“, prima del trasferimento nella vicina chiesetta di Santa Caterinaper l’immancabile pranzo tipico berchiddese.
Il pomeriggio si apre alle 17 con la presentazione di “Tanto per cambiare“, un saggio di Enrico Parsi (Pacini Editore, 2019) dedicato a Time in Jazz, il cui contenuto è ben sintetizzato nel sottotitolo: “Paolo Fresu, Berchidda e altre storie di economia civile“.
Poi, alle 18, sempre alla Chiesa di Santa Caterina, altro immancabile appuntamento del ferragosto di Time in Jazz, quello con i suoni della tradizione: di scena quest’anno il duo Fantafolk di Andrea Pisu e Vanni Masala, due riconosciuti maestri dei rispettivi strumenti, le launeddas e l’organetto diatonico, impegnati da alcuni anni in un percorso di sperimentazione che, partendo dagli schemi ritmici dei balli sardi, si apre a diverse influenze esterne creando una musica coinvolgente e dal forte carattere personale.
La serata di Ferragosto in Piazza del Popolo è come sempre divisa in due set: il primo vede quest’anno al centro dei riflettori un’autentica icona della canzone italiana, Ornella Vanoni. Tra le sue più recenti imprese, la partecipazione al Festival di Sanremo 2018 (insieme a Bungaro e Pacifico) con il brano “Imparare ad amarsi”, che le valgono il premio Sergio Endrigo “Migliore Interpretazione” e il premio Dopofestival “Baglioni D’Oro” alla migliore canzone; nello stesso periodo esce la raccolta antologica “Un Pugno di Stelle” (Sony Music) che racchiude le canzoni più importanti hanno accompagnato la sua carriera, mentre lo scorso settembre l’etichetta Tuk Music di Paolo Fresu ha ripubblicato “Argilla”, l’album del 1997 in cui Ornella Vanoni è affiancata, tra gli altri, dallo stesso trombettista sardo. Ad accompagnarla, invece, sul palco di Time in Jazz saranno Fabio Valdemarin al pianoforte, Nicola Oliva alla chitarra, Nicola Di Camillo al basso e Paolo Muscovi alla batteria.
Poi, nella seconda parte della serata (con ingresso gratuito), tolte transenne e poltroncine, spazio alla consueta festa di Ferragosto: a menare le danze, quest’anno, sarà l’Orchestra Casadei che, guidata dal 2000 da Mirko Casadei, intreccia suoni e sapori di generi musicali di svariate provenienze; il liscio, marchio della dinastia romagnola, diventa trasversale, contamina e si fa contaminare, incrociando reggae, ska, taranta, altri ritmi e generi. Esperienze che arrivano anche dagli incontri live che hanno visto Mirko Casadei in jam session con artisti come Goran Bregovic, Frankie hi-nrg mc, Roy Paci Aretuska, Eugenio Bennato, Massimo Bubola, Gloria Gaynor, Kid Creole, Morgan, i Modena City Ramblers e, lo scorso anno, l’Orchestra della Notte della Taranta e Paolo Fresu.