Da diversi anni l’Associazione Time in Jazz si rivolge alle nuove generazioni, dedicando loro uno spazio sempre più rilevante, puntando sull’educazione musicale dei bambini e delle bambine attraverso il progetto Time to Children, patrocinato dall’associazione Il Jazz va a Scuola e sviluppato da Time in Jazz con il sostegno del Banco di Sardegna.
Time To Campus è un progetto di educazione non formale e informale e di attività ludiche per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza. Nasce come prosecuzione naturale del progetto Time to Children, seguendo un fil rouge di musica, sperimentazione, coinvolgimento, spirito laboratoriale, partecipazione, ma mantenendo una propria identità distinta.
Cosa sono, dunque, Time to Campus e Time to Children?
Time to Children ha luogo ad agosto nella cornice più ampia del festival Time in Jazz e assume, quindi sembianze festivaliere; è la sezione dedicata all’educazione musicale dei bambini e delle bambine, ideata da Sonia Peana con la collaborazione di Catia Gori e realizzata con il patrocinio dall’associazione IJVAS e il sostegno del Banco di Sardegna.
Si snoda attraverso una serie di laboratori aperti al pubblico e raccoglie intorno a sé le bambine e i bambini, i ragazzi e le ragazze, i genitori e gli/le insegnanti, in una grande esperienza ludico-creativa all’interno della quale si avvicendano performance diverse, laboratori di improvvisazione e sensibilizzazione, percorsi sensoriali, proiezioni con accompagnamento musicale, attività volte al coinvolgimento degli interi nuclei familiari.
Ogni laboratorio è indipendente dal precedente e dal successivo e può essere rivolto a più fasce d’età. È necessaria l’iscrizione per ognuno di essi.
Time to Campus è un progetto che tende a promuovere un nuovo servizio di welfare di comunità per lo sviluppo di attività educative legate al jazz, in cui esso diventi strumento principale di didattica musicale per bambine e bambini di una precisa fascia d’età. Un campus stanziale e un grande programma di accoglienza e partecipazione artistica con musica, teatro, arte, natura ed educazione, immersione nel territorio, sport, supporto alle famiglie e coinvolgimento di grandi artisti.
Time to Campus insiste nella pratica di comunità come perno su cui far convergere interessi, bisogni e potenzialità dei destinatari e al tempo stesso prevede meccanismi di valorizzazione e sviluppo di apprendimenti, approcci e pratiche innovative dal forte impatto sociale verso una nuova modalità del fare musica collettivamente.
Nasce nel 2021, finanziato dal Dipartimento per le politiche della Famiglia del Consiglio dei Ministri, muovendo dall’assunto che, soprattutto per coloro che vivono nei contesti più vulnerabili, fosse fondamentale poter disporre di un’offerta educativa di qualità, che li supportasse nel recupero di quanto perso nei mesi dell’isolamento. In questo modo, anche l’estate è diventata un momento nel quale apprendere divertendosi, per recuperare quanto venuto meno nei mesi precedenti non solo in termini di competenze di base, ma anche di socialità, di attività motoria, di relazione con gli altri.
Declinando in maniera pratica e operativa il concetto di “comunità educante”, l’Associazione culturale Time in Jazz, con il coinvolgimento dei partner del festival, delle famiglie, della cittadinanza e di tutte le risorse presenti nel territorio, ha messo in campo una serie di interventi volti a rendere bambine e bambini protagonisti del contrasto del learning loss, ovvero la perdita di apprendimento verificatasi nei mesi del lockdown, e della ripresa del gioco, della socialità e di tutte le esperienze educative.
Nell’intento di dare continuità al progetto, l’Associazione Time in Jazz si prende la responsabilità di perseguire quell’obiettivo che era e continua ad essere quello di garantire un campus estivo legato al mondo della musica Jazz con una serie di iniziative ed attività atte a dare continuità all’apprendimento e all’acquisizione di competenze; attraverso l’attivazione di vari laboratori ed esperienze ludico-creative, soprattutto all’aria aperta.
I punti cardine attorno ai quali fa perno questo progetto sono la pratica del Service Learning, l’attuazione del Role Model e la messa a sistema di modelli di intervento personalizzati, volti a mettere in risalto il talento di ogni partecipante, attraverso risorse educative informali, ma soprattutto flessibili.
Le attività vertono sulla musica, sulla musica jazz in particolare, ma anche sulla pratica più generale dell’ascolto della musica e della sua improvvisazione. Ma non si tratta solo di musica; questo progetto esplora diversi campi ludico-artistici e formativi: si realizzano, infatti, attività legate all’ambiente e alla sua cura, al teatro e alla letteratura, allo sport e alle tradizioni locali, alla creazione, alla progettazione artigianale. Tutto si svolge in un ambiente rilassato e nella sua quasi totalità all’aperto, per far recuperare ai bambini e alle bambine il contatto con la natura e con gli altri individui, in totale sicurezza.
Il 2022: chi, cosa, dove, come
L’edizione 2022 di Time to Campus ha avuto luogo negli spazi dell’Associazione (Casara e Sa colte ‘e su ‘oltiju) dal 4 all’8 luglio. Ha accolto 25 bambini/e dai 6 ai 10 anni, dalle 9 alle 18, dal lun al ven (pranzo e merende compresi), gratuitamente.
La musica, naturalmente, ha giocato un ruolo trainante. Due musicisti berchiddesi sulla breccia come Giovanni Gaias, batterista, polistrumentista, compositore e arrangiatore, e il chitarrista Giuseppe Spanu, si sono impegnati a spiegare ai bambini come si crea una canzone. Beatboxer di fama internazionale, inventore di nuove tecniche ritmiche e di modulazioni vocali innovative, Alien Dee ha portato i giovanissimi allievi del campus alla scoperta dello human beatbox. Produrre suoni col corpo, dalla testa ai piedi, attraverso gesti-suono, è invece stato l’oggetto del laboratorio di body percussion tenuto da Roberto Scanu. Oltre ai laboratori musicali, altri impegni hanno scandito le cinque giornate dei bambini a Time to campus. Si è svolta attività sportiva con Patrizia Careddu. Con Francesca Ruiu si è andati alla ricerca delle diverse specie di farfalle, delle piante officinali e degli alberi, mentre con Enrica Brianda e Gabriella Sechi si è praticato yoga. Claudia Pupillo con i suoi “Esercizi sul fiorire” ha mirato, invece, a incoraggiare il piacere di leggere, suscitare curiosità nei confronti dei libri, disporsi all’ascolto, e prepararsi alle gioie dell’atto puro di leggere, attraverso la lettura condivisa. I bambini hanno anche potuto mettere letteralmente le mani in pasta nel laboratorio di ceramica tenuto dall’Orchestra Spensierata, una Onlus di Berchidda che offre intrattenimento e servizi a ragazzi diversamente abili e alle loro famiglie: è stata una commistione di idee, interazioni, creatività a più livelli. Autentica istituzione del paese, con i suoi cento e otto anni di storia, anche la Banda Musicale Demuro ha partecipato con le sue nuove generazioni, per comprendere insieme come si comincia a suonare uno strumento. Graditissimo ritorno di Reno Brandoni che sarà con noi anche a Time to Children, in agosto. Un bel laboratorio sulle api ha animato i nostri spazi. Presenze fondamentali Sonia Peana (direttrice artistica) e Paolo Fresu.
E molto altro è successo, tutto raccontato e documentato sui canali social dedicati:
https://www.instagram.com/timetochildren/
https://www.facebook.com/timetocampus/
→ L’edizione 2022 di Time to Children avrà luogo negli spazi dell’Associazione (Casara e Sa colte ‘e su ‘oltiju) e del Festival dal 10 al 15 agosto. Ogni laboratorio accoglierà un numero diverso di partecipanti di diverse fasce d’età, gratuitamente. Ogni laboratorio è indipendente dal precedente e dal successivo. È necessaria l’iscrizione per ognuno di essi.
Time to Children vedrà, dunque, protagoniste le nuove generazioni, che saranno egregiamente accompagnate e guidate da artisti e artiste, insegnanti, formatori e formatrici del calibro di: Gegè Telesforo con le sue “Riflessioni disordinate di un malato di musica”; Reno Brandoni con il suo “PAOLINO in musica e parole”; Giulia Monni che trasporterà le piccole creature nel suo universo sonoro; Manuele Degiacomi che tenterà di fornirci gli strumenti per capire il presente e costruire il futuro, semplificando ma non troppo; Cristina Renzetti con il suo racconto in musica “José, il figlio del mare”; Marcella Carboni con il suo “Arpabaleno – Suoni, Gesti, Parole, Colori, Giochi: elementi base per avvicinarsi alla musica e all’improvvisazione; Massimo Vitali che coinvolgerà i ragazzi e le ragazze in un laboratorio di scrittura creativa improvvisata e musicata; Luca Anghinoni con il suo laboratorio di tamburi e parole colorate; Francesco Cavestri che ci accompagnerà in un viaggio tra jazz e hip hop, due generi fratelli; la scoppiettante Zia Caterina Bellandi con il suo taxi colorato in un “incontro che ti cambia” e l’immancabile Gufo Rosmarino, istituzione del nostro spazio ferragostano.
Leggi il Programma 2022 cliccando qui
Come ci si iscrive? Inviando una mail a [email protected]
Curiosità, foto, video sulle passate edizioni: sui nostri canali social dedicati:
https://www.instagram.com/timetochildren/
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Il 2021: chi, cosa, dove, come
Time to Campus: Da Ambrogio Sparagna, tra i più importanti musicisti della musica popolare europea, fondatore dell’Orchestra Popolare Italiana, con all’attivo numerosi progetti realizzati con artisti e solisti da tutto il mondo, ad Alien Dee, il migliore beatboxer italiano in assoluto (l’arte di sostituire alla musica il solo utilizzo dell’apparato respiratorio/vocale); da Stefano Baroni a Luigi Lullo Mosso; da Reno Brandoni a Fabio Calzia; da Gigi Datome, che ha raccontato la sua esperienza di vita, a Geppi Cucciari, in un excursus tra sport, studi all’università, vita da attrice ed esperienza di vita vissuta; e, a tantissimi altri grandi artisti compresi ovviamente Paolo Fresu e Sonia Peana.
I campus riservati a 21 bambini/e ciascuno della durata di una settimana: uno dal 5 al 9 luglio e uno dal 12 al 16 luglio. Tutte le attività ludico-educative (seconda colazione, pranzo e merenda inclusi) erano gratuite e si sono svolte dalle 9 alle 18 dal lunedì al venerdì.
Le attività si sono svolte all’aperto per recuperare la socialità e il rapporto con l’ambiente, a Berchidda (SS).
Ai genitori è stato sottoposto un questionario conclusivo e, alla domanda più significativa “Dalle informazioni riportate e dalla conoscenza del programma come valutate la coerenza dei contenuti rispetto agli obiettivi comunicati?” tutti hanno fornito risposte positive, confermando con il massimo del punteggio consentito.
“Credo che il segreto vero di questa riuscita – ha detto Sonia Peana – è che è nato un nuovo, unico, autonomo progetto dedicato ai bambini, costruito grazie a personalità sensibili che ne hanno capito la sua essenza e importanza: sinergie vincenti da tenere gelosamente e non perdere. Ora ci rimane solo da crescere insieme e con i bambini”.
TIME TO CAMPUS è stato realizzato con il sostegno del Dipartimento per le Politiche della Famiglia del Consiglio dei Ministri e con la collaborazione di Arborea, Mereu Auto, Rau Arte Dolciaria e Sardinia Ferries.
Time to Children: il progetto è partito da Livorno, direzione Golfo Aranci, con Clara Zucchetti (percussioni e voce) e Sara Magon (Ukulele e voce) che hanno accompagnato i bambini e le bambine in nave verso la Sardegna e verso le iniziative organizzate per loro nell’ambito di Time to Children.
Si è svolto dal 9 al 16 agosto: grandi e piccini/e sono stati accompagnati, attraverso spettacoli, laboratori, flashmob e mostre, alla scoperta della musica jazz e popolare, degli strumenti musicali, della multisensorialità, della musica come condivisione e tanto altro; guide d’eccezione in questo viaggio musicisti ed educatori, come il brioso duo a base di percussioni, ukulele e voce formato da Sara Magon e Clara Zucchetti, la musicista e musicoterapeuta Francesca Romana Motzo, il trombettista Mirco Rubegni, i percussionisti Pasquale Mirra e Stefano Baroni, il musicista ed etnomusicologo Ambrogio Sparagna, il beatboxer Alien Dee, il cantante John De Leo, l’etnomusicologo Fabio Calzia e l’illustratore Alessandro Sanna, l’attore Giancarlo Biffi, la cantante Catia Gori e la violinista Sonia Peana – queste ultime ideatrici e coordinatrici del progetto – e tanti altri.
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