Martedì 26 aprile (ore 11) a Bologna (c/o “Il Cassero”) e su Zoom la presentazione della trentacinquesima edizione del festival Time in Jazz in programma dal 7 al 16 agosto a Berchidda e in altri centri del nord Sardegna
“Rainbow” è il titolo che connota quest’anno il festival, ideato e diretto da Paolo Fresu, e che giunge quest’anno alla sua trentacinquesima edizione.
E’ un chiaro riferimento alla pace, in un momento così drammatico, ma anche e soprattutto al tema delle diversità: «Il jazz nasce dalle diversità» sottolinea Paolo Fresu: «Non ci fossero state le migrazioni verso le Americhe dei primi del secolo scorso non si sarebbe creato quel crogiuolo di razze che ha dato vita a uno stile musicale che ha rivoluzionato e arricchito il Novecento». E, richiamando l’articolo 3 della Costituzione (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”) e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”): «Abbiamo deciso di dedicare a questo tema l’edizione numero trentacinque del festival Internazionale Time in Jazz. Lo raffiguriamo graficamente con i meravigliosi colori del Rainbow, l’arcobaleno multietnico che rappresenta quella bandiera libertaria dell’identità di gǝnǝrǝ oggi anche simbolo di pace e di fratellanza».
Significativa, in questo senso, la sede scelta per la conferenza stampa di presentazione del festival, “Il Cassero” LGBTI+ Center, il Comitato territoriale Arcigay di Bologna, in via Don Minzoni, 18. Ma la scelta del capoluogo emiliano è anche legata al fatto che Time in Jazz ha siglato un accordo con la bolognese Home Movies per la digitalizzazione dell’archivio filmico del festival.
La trentacinquesima edizione del festival Time in Jazz è organizzata dall’omonima associazione culturale con il sostegno dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Comunità Montana Monte Acuto e delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri che partecipano al festival, con il contributo di Fondazione di Sardegna, Gruppo Unipol, Banco di Sardegna, Corsica Ferries–Sardinia Ferries, Fondazione Raul Gardini e Novamont, e con la collaborazione di Arborea, Rau Arte Dolciaria, Cantina Giogantinu, distilleria Lucrezio R., Consorzio Porto Rotondo, Mereu Auto, Scuola Holden e Qobuz. Media partner Radio Monte Carlo, radio ufficiale del festival, Spotify e Spreaker. Time in Jazz fa parte dell’Associazione I-Jazz, del Sardinia Jazz Network, del progetto GreenFEST e di Jazz Takes The Green, la rete dei festival jazz ecosostenibili.