Time in Jazz alla sua quarta giornata di eventi: In serata riflettori accesi sul palco centrale di Berchidda (Ore 21) per PopOFF!, l’omaggio in jazz allo Zecchino d’Oro, guidato dalla cantante Cristina Zavalloni e Paolo Fresu.

Il beatboxer Alien Dee protagonista dello spazio dopoconcerto Time After Time;
In mattinata (ore 11) il duo GuerzonCellos a Budoni, nel pomeriggio (ore 18) Carolina Bubbico di scena a Porto Taverna (SS); A Berchidda a Sa Casara, le presentazioni editoriali con Vanni Lai,
e i laboratori dedicati all’ infanzia di Time to Children.

I libri e gli incontri con gli autori, le mostre, i laboratori e le varie attività per i bambini, e altro ancora. E, naturalmente, tanta musica. È la formula di Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu tra la sua Berchidda e gli altri centri del nord Sardegna in cui sta sviluppando il cammino della sua trentaseiesima edizione da martedì scorso fino mercoledì prossimo 16 agosto. Una formula pienamente rispettata anche nella giornata di domani – venerdì 11 – che si apre a pochi passi dal mare, nella pineta di Budoni con il primo appuntamento musicale: protagonisti, alle 11, i GuerzonCellos, il duo composto da Enrico e Tiziano Guerzoni, rispettivamente padre e figlio che suonano il violoncello in modo eclettico e originale, con grande energia e virtuosismo. Impegnati in interpretazioni furiose di classici barocchi e arrangiamenti creativi di brani jazz e rock, trasformano i loro concerti in performance altamente sofisticate. L’apice delle loro capacità tecniche e creative si trova nelle loro stesse composizioni quando i due Guerzoni, padre e figlio, mescolano influenze musicali dal diciottesimo secolo, elementi psichedelici, jazz, improvvisazioni e folk tradizionali.

Carolina Bubbico

La costa nordorientale sarda fa da scenario anche al concerto del pomeriggio: alle 18, a Porto Taverna, è di scena Carolina Bubbico.Classe 1990, la cantante, pianista, arrangiatrice e direttrice d’orchestra salentina, presenta dal vivo il suo terzo album di inediti, “Il dono dell’ubiquità”, con una formazione speciale, tutta al femminile: sul palco con lei, voce leader e tastiera, due giovani e interessanti musiciste, anche loro pugliesi, Chiara Corallo e Aurora De Gregorio, entrambe alle prese con voce, drum pad e percussioni. Il live si distingue per la varietà di stili, a testimonianza della propensione di Carolina Bubbico a trovare sempre nuovi punti di incontro tra diversi linguaggi musicali esplorando in libertà universi sonori, creando chiaroscuri tra l’acustico e l’elettronico, tra ballabili groove, canzoni intime e sonorità world.

In serata, alle 21.30, si accendono per la prima volta i riflettori di piazza del Popolo a Berchidda. Ad aprire la serie di concerti in programma sul palco centrale del festival sarà “popOFF!”un omaggio alle musiche dedicate ai bambini e all’infanzia, canzoni scelte dallo sconfinato repertorio dello Zecchino d’Oro e rielaborate in chiave jazz: autentici hit del genere, come “Carissimo Pinocchio”, “Quarantaquattro gatti”, “Il caffè della Peppina”, “Volevo un gatto nero”. “popOFF!” è il progetto (consegnato anche alle tracce dell’omonimo album) che Paolo Fresu ha voluto dedicare alla sua città d’adozione, Bologna, culla dello storico festival della musica per bambini, trovando nella cantante Cristina Zavalloni la complice perfetta, lei che, confessa, da piccola voleva proprio cantare allo Zecchino d’Oro. Ben coadiuvati da jazzisti come il sassofonista Cristiano Arcelli, il pianista Dino Rubino, il contrabbassista Salvatore Maltana e gli archi del quartetto Alborada, i due hanno dato forma a un progetto accattivante da ogni punto di vista, capace di richiamare momenti importanti della storia del jazz come, ad esempio, i tanti omaggi al mondo disneyano dove grandi protagonisti della musica afroamericana hanno interpretato brani poi divenuti storici nella filmografia per l’infanzia.

A precedere il concerto, alle 19.30, Time to Street, ovvero la quotidiana parata per le strade di Berchidda della Rusty Brass Band, la formazione bresciana di ottoni e percussioni con la sua miscela di ritmi funk e rock, sonorità balcaniche ed esotiche, non senza accenni alla tradizione classica, con l’ardito obbiettivo di fondere tra loro le più disparate culture “brass bandistiche” del mondo.

Altro momento musicale pre-concerto al Cafè Rosè, tappa odierna del FestivalBar, la minirassegna ospitata ogni sera da un diverso bar di Berchidda: sonorità oniriche, minimaliste, ma dagli echi e richiami mediterranei, caratterizzano le esplorazioni del trombone solo di Federico Fenu, di scena a partire dalle 20.

Nanni Gaias

Forte del successo delle scorse edizioni, è invece un appuntamento che si rinnoverà anche in tutte le serate successive quello con Time After Time, lo spazio dopoconcerto nella piazzetta adiacente il palco centrale in Piazza del Popolo, curato dal batterista berchiddese Nanni Gaias: fino a lunedì, il suo trio con Giuseppe Spanu alla chitarra e Pier Piras al basso, farà da resident band, ogni sera da mezzanotte circa in poi, con un artista di volta in volta diverso, in una serie di progetti ospitati da Insulae Lab, il centro di produzione della musica jazz e della creatività artistica delle isole del Mediterraneo, ideato, firmato e fortemente voluto dall’associazione Time in Jazz, con la direzione artistica di Paolo Fresu.

Alien Dee

Apre la serie – domani (venerdì) – il beatboxer Alien Dee; sabato sarà invece di scena il rapper sassarese Don Malodomenica il cantante e chitarrista emiliano Stefano Barigazzi, e lunedì, infine, la Rusty Brass Band. Tutte le sere, dopo la musica dal vivo, la musica prosegue con i Dj set di DJ Cris.

  • Time to Read

Non solo musica, come sempre, nella quarta giornata di Time in Jazz. Aperto mercoledì da Malika Ayane con la presentazione del suo esordio letterario “Ansia da felicità”, domani – venerdì – nuovo appuntamento con Time to Read, lo spazio dedicato ai libri e agli incontri con gli autori che si tiene nella cornice verde di “Sa colte ‘e su ‘oltiju”, il giardino adiacente a Sa Casara, ex caseificio trasformato in sede dell’associazione Time in Jazz a Berchidda: protagonista, alle 19, Vanni Lai con il suo romanzo La cantadora, edito quest’anno da Minimum fax. Ambientato nella Sardegna di inizio Novecento, racconta la vita di Candida Mara, la prima donna del canto a chitarra, che sfidò una società maschilista e conservatrice con le sue scelte di vita. Figura enigmatica, manesca e attaccabrighe, adorata e detestata, che nonostante la sua affascinante personalità è stata dimenticata e cancellata dalla memoria collettiva, per ignoranza e vergogna. La trama si sviluppa attraverso la ricerca di uno scrittore fallito appassionato di western, che cerca di scoprire la verità su Candida Mara tra archivi polverosi, l’omertà degli anziani e i depistaggi di strani musicologi. Ad Antonella Brianda il compito di condurre l’incontro con Vanni Lai.

  • Time to Children

Nuova giornata di attività dedicate alle bambine e ai bambini anche per Time to Children, il “festival nel festival” dedicato all’infanzia ideato da Paolo Fresu e dalla violinista e didatta Sonia Peana, con la consulenza di Catia Gori, patrocinata dall’associazione Il Jazz va a Scuola e sviluppata da Time in Jazz con il sostegno del Banco di Sardegna.

Fino a lunedì 14negli spazi verdi di“Sa colte ‘e s’ Oltijiu”, il giardino accanto a Sa Casara (l’ex caseificio oggi sede dell’associazione Time in Jazz), bambine e bambini, ragazze e ragazzi (ma anche adulti) saranno accompagnati, attraverso laboratori, spettacoli, mostre, alla scoperta della musica jazz e popolare, degli strumenti musicali, della multisensorialità e della musica come condivisione: un percorso che entra in piena sintonia con il tema di questa edizione di Time in Jazz, “Futura”, dedicato al dialogo con le nuove generazioni.

Domani – venerdì – si comincia alle 10.30 con il musicoterapeuta e rumorista Luca Gambertoglio che coinvolgerà bambine e bambini dai tre ai sei anni nel racconto sonoro “I Cassetti di Elena”, con una narrazione che mira a far avvicinare i più piccoli al mondo dei suoni e dei rumori, da un punto di vista sia pratico, sia immaginario.

Aperto a tutti, dai 9 anni in su, l’incontro con il giovane e talentuoso pianista Francesco Cavestri, tra i protagonisti del festival (di scena ieri a Luogosanto), che coinvolgerà i partecipanti in modo interattivo, seguendo il suo percorso artistico di innovazione e contaminazione tra il jazz, l’hip-hop e l’elettronica, verso una musica del futuro sempre più universale e priva di etichette.

Dopo il concerto alla Pineta di Sant’Anna a Budoni, nuovo impegno per il duo GuerzonCellos dei violoncellisti Enrico e Tiziano Guerzoni, padre e figlio, che nelle loro estrose performance incarnano perfettamente il dialogo tra diverse generazioni, nella musica, come nella vita.
Tutte le attività di Time to Children sono gratuite, ma occorre prenotare via mail scrivendo a [email protected].

Ad affiancare la parte laboratoriale di Time to Children, proseguono le due mostre allestite negli spazi di “Sa Casara”, visitabili per tutta la durata del festival(dal 10 agosto al 14 agosto dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 17.00 alle 21.30 e il 16 agosto solo la mattina): “Crescendo”, che espone le immagini del libro omonimo dedicato alle mamme in attesa, illustrato da Alessandro Sanna e musicato da Paolo Fresu (Gallucci editore, 2019), e “L’arte dei bambini”, nata nell’ambito di un progetto nazionale curato dall’associazione “Dis-ordine” di Ravenna e dall’Associazione Nazionale “Il Jazz va a scuola”, che coinvolge le scuole primarie e dell’infanzia di Berchidda e che le lega a doppio filo alla città di Ravenna.

Sempre a Sa Casara, negli stessi orari, sarà possibile visitare la mostra fotografica “Time to Time 2022”, il racconto per immagini della passata edizione del festival, con i suoi volti, le sue emozioni e le sue suggestioni attraverso l’obiettivo del fotografo Fabio Lovino edel collega fotografo Andrea Rotili.

Come di consueto, accanto alle mostre temporanee sarà possibile visitare anche l’esposizione permanente delle opere della Collezione di Arte contemporanea CasArt, nata nel 1997 in seno al progetto PAV (Progetto Arti Visive) grazie al generoso contributo degli artisti che negli anni hanno partecipato alle iniziative del Festival. CasArt documenta gli esiti della ricerca e della sperimentazione artistica e creativa in Sardegna comprendendo anche opere di artisti nazionali e internazionali.

  • Anticipazioni su sabato 12

Dopo la partecipazione della sera precedente al progetto “popOFF!” sul palco di Piazza del Popolo, il pubblico del festival ritroverà in azione il quartetto Alborada l’indomani mattina alle 11, protagonista del concerto che apre la giornata di sabato 12 nella Chiesa della Santa Trinità aBortigiadasNato nel 1996, l’ensemble d’archi ha un repertorio che privilegia la musica contemporanea, con particolare attenzione per gli autori minimalisti e le composizioni originali scritte e arrangiate appositamente per il quartetto o dai suoi stessi musicisti: Anton Berovski e Sonia Peana ai violini, Nicola Ciricugno alla viola e Piero Salvatori al violoncello. Fra i contributi e gli ospiti speciali di “Éthos”, il loro album del 2010, compare anche Dj Cris, che il quartetto Alborada ritroverà in questo concerto e che sarà anche impegnato tutte le notti con i suoi dj set a Berchidda nello spazio dopoconcerto.

Importante variazione nella tappa in programma nel pomeriggio a Buddusò, nel nella Chiesadi San Quirico: non potrà più essere presente il flautista Nicola Stilo, che inizialmente si sarebbe dovuto esibire in un progetto originale. Il concerto prenderà una nuova forma con il trio di Dino Rubino al pianoforte e alla tromba, con Marco Bardosciaal contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria.

In serata, alle 21.30, si accendono per la seconda volta i riflettori di Piazza del Popolo a Berchidda, per accogliere un omaggio a Lucio Dalla, al quale il festival deve titolo e ispirazione di questa edizione: sul palco Sade Mangiaracina, talento in ascesa negli ultimi anni sulla scena jazzistica nazionale. Forte di una preparazione classica, coronata da allori in concorsi nazionali e internazionali, e poi di studi jazz con Massimo Moriconi e Danilo Rea, la pianista siciliana (classe 1986) ha preso parte a molti progetti musicali, incidendo diversi dischi anche a suo nome. Ispirandosi a “Futura”, titolo del noto brano di Lucio Dalla, e tema di questa edizione, Sade Mangiaracina è autrice della sigla di apertura dei concerti serali sul palco centrale.

Riflettori puntati nel secondo set della serata sul quartetto intestato a uno tra i maggiori protagonisti della feconda scena musicale scandinava: Eivind Aarset, un chitarrista capace di assorbire e rispecchiare nel suo universo sonoro generi e stili differenti ma conservando sempre una sua cifra distintiva, e di spaziare da atmosfere di tranquilla intimità ad altre di bruciante intensità. Lo testimonia anche il suo nutrito e variegato elenco di collaborazioni accanto a musicisti di ambiti diversi, come Jon Hassell, David Sylvian, Jan Bang, Bill Laswell, Jan Garbarek, Arve Henriksen, Paolo Fresu, Marilyn Mazur, J.Peter Schwalm, Mike Manieri, Marc Ducret, Michel Benita, Martux_M, Stefano Battaglia, Michele Rabbia, Talvin Singh, Dhafer Youssef, Andy Sheppard e, soprattutto, Nils Petter Molvaer. con lui alla chitarra e all’elettronica, i membri del suo quartetto, ovvero Audun Erlien al basso e i batteristi/percussionisti Wetle Holte e Erland Dahlen: gli stessi musicisti coi quali Eivind Aarset salirà sul palco di piazza del Popolo sabato 12.

Sabato nuovo appuntamento per la rassegna letteraria Time to Read:alle 19, a Sa Casara, è atteso Paolo Crepet, in dialogo con Paolo Fresu, per la presentazione del suo libro Prendetevi la luna, ancora fresco di stampa per i tipi della Mondadori. Lo psichiatra e sociologo affronta qui nuovamente i temi che gli sono più cari, l’educazione, la scuola, la famiglia, con uno scopo chiaro: fornire un valido strumento per orientarsi al di là delle sfumature oscure che offuscano la speranza, come un fitto velo di nubi può oscurare la luna. Ecco perché invita i giovani, ma anche coloro che non lo sono più, a prendersi la luna. Ciascuno la propria, naturalmente.

Sempre nella giornata di sabato, Time to Children propone due attività dedicate all’educazione musicale delle bambine e dei bambini, negli spazi di “Sa Colte de su oltijiu”: la mattina, alle 10.30, il racconto in musica è “Come una Stella”, che vede il gradito ritorno del chitarrista e scrittore Reno Brandoni (adatto a tutti); nel pomeriggio, il laboratorio di body percussion “la Musica che ho”, con l’educatrice Eliana Danzì (dai 6 ai 12 anni).

Sempre visitabili a Sa Casara le mostre “Crescendo”, “L’arte dei bambini”, Time in Jazz Diary 2022 e la collezione permanente CasArt.

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