Green Jazz

Dal 2008 Time in Jazz porta avanti Green Jazz, un importante progetto di sensibilizzazione ecologica che mira a ridurre l’impatto del festival sull’ambiente e sulle risorse naturali del territorio, attraverso la realizzazione di eventi e progetti incentrati su alcune delle più attuali tematiche ambientali.

Lo stretto rapporto di Time in Jazz con la natura, che si manifesta specialmente in eventi come i concerti nei boschi del Limbara e nelle chiesette campestri, concretizzandosi anche nell’ambito delle arti visive con Semida, museo di arte e natura realizzato sul Monte Limbara in collaborazione con l’Ente Foreste della Sardegna, ha infatti portato a rafforzare l’impegno verso la sostenibilità ambientale.

Questo è avvenuto con l’inaugurazione di un ciclo tematico dedicato ai quattro elementi naturali – acqua, aria, terra e fuoco – e con la creazione di una serie di iniziative concrete collegate ai temi del risparmio energetico, dell’utilizzo delle energie alternative, della differenziazione dei rifiuti, dell’abbattimento della CO2, etc.

Green Jazz si è avvalso della collaborazione di partner e sponsor quali enti locali e aziende private, e del fondamentale apporto della comunità locale e del pubblico del festival, coinvolti attivamente in un percorso di consapevolezza che intende rendere Time in Jazz un festival sempre più in sintonia con l’ambiente.

JAZZ TAKES THE GREEN

Nel 2021, nasce Jazz Takes The Green, la rete dei festival jazz ecosostenibili, prima esperienza italiana di aggregazione di eventi culturali che hanno a cuore la causa Green: il jazz italiano, per il suo storico radicamento nei territori e per la sua vicinanza alle dinamiche sociali, ha mostrato negli ultimi tempi una spiccata sensibilità verso le problematiche del nostro tempo, prendendo sempre più spesso chiare posizioni su come la musica possa rappresentare ed essere vissuta in chiave di responsabilità sociale.

Costituita da 17 festival distribuiti geograficamente tra 11 regioni, da Nord a Sud, Jazz Takes The Green è una iniziativa sorta grazie alla sinergia tra Green Fest, Fondazione Ecosistemi e I-Jazz, associazione che riunisce la maggioranza di festival jazz italiani. Le basi sono state poste lo scorso giugno durante un convegno che, nel vedere la partecipazione di esperti in materia di contenimento dell’impatto ambientale degli eventi di spettacolo dal vivo, è partito dall’assunto che fare e proporre musica, e quindi muovere persone e impegnare risorse economiche, non può oggi prescindere dall’assumersi l’impegno di diffondere valori universali come il rispetto dell’ambiente, la sostenibilità, la tutela dei diritti umani, la tolleranza, l’inclusione. Tutto ciò con lo scopo di condividere con il pubblico le buone pratiche.

Gli aderenti a Jazz Takes The Green si sono dati l’obiettivo di favorire la riconversione dei festival jazz da eventi ad alto impatto ambientale a eventi Green, grazie all’adozione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) elaborati nell’ambito del Progetto GreenFEST – Green Festivals and Events through Sustainable Tenders, ed elencati in una apposita Check List.

Fra i criteri ambientali “di base” figurano: riduzione del consumo di risorse naturali; mobilità sostenibile; consumi energetici; gestione rifiuti; eliminazione dell’uso della plastica; utilizzo di allestimenti scenici creati con materiali ecocompatibili; la scelta delle location in cui si svolgono i festival. Compito degli aderenti sarà anche quello di rendicontare gli impatti ambientali e sociali dei festival.

Jazz Takes The Green intende anche porsi come interlocutore del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT), affinché l’adozione degli stessi criteri di abbassamento dei fattori di impatto ambientale siano premianti ai fini della valutazione per l’assegnazione dei finanziamenti Ministeriali, che a loro volta saranno funzionali per implementare la riconversione Green. Lo stesso Recovery Plan conterrà, nel capitolo relativi a Turismo e Cultura, la proposta di una riforma mirante a favorire l’adozione formale dei CAM.

Jazz Takes The Green, nel suo essere rete di idee e pratiche, non è quindi solo una proclamazione di nobili intenti ma un vero e proprio percorso operativo che si avvale del tutoraggio degli esperti di Green Fest e di Fondazione Ecosistemi, coordinati dal suo Direttore Silvano Falocco, che fungeranno da supporto fornendo chiarimenti interpretativi delle Check List e suggerimenti per applicare ogni criterio a ogni singola realtà di festival o rassegna; inoltre verranno indicate anche le ditte fornitrici di soluzioni Green.