La giornata del 13 agosto si apre con un nuovo impegno per Omar Sosa, atteso alle 11 in un piano solo alla chiesetta campestre di San Bachisio in agro di Telti. Poliglotta musicale, capace con la sua arte di unire i continenti, il pianista nato a Camagüey cinquantaquattro anni fa, si esprime in un linguaggio jazzistico globale, stilisticamente unico, che celebra la diversità delle anime della musica delle Americhe e oltre, coltivando sempre un’intima connessione con le sue radici afrocubane.
Dalla Cuba di Omar Sosa al Brasile di Jaques Morelenbaum, in concerto alle 18nel Convento dei Cappuccini a Ploaghe. Tra i più importanti rappresentanti della musica brasiliana nel mondo, il violoncellista conta una miriade di collaborazioni con artisti di fama internazionale, testimoniate da centinaia di dischi in cui risulta di volta in volta arrangiatore, produttore, compositore o strumentista: collaborazioni con grandi artisti brasiliani, come Antonio Carlos Jobim, Caetano Veloso, Gal Costa, Gilberto Gil, Maria Bethania, Chico Buarque, Milton Nascimento, ma anche con altri musicisti come la compianta Cesaria Evora, Ryuichi Sakamoto, Sting, lo stesso Omar Sosa.
Altri suoni e atmosfere, in serata a Berchidda, con l’atteso ritorno a Time in Jazz, dopo diciotto anni, di Nils Petter Molvaer, già tra i protagonisti della memorabile edizione del festival dedicata alle trombe, nell’agosto 2001. Classe 1960, profeta, pioniere e ambasciatore nel mondo delle nuove tendenze del jazz nordico, capace di unire generi e stili differenti – jazz, ambient, house, elettronica, hip hop, rock – e rimodellarli con naturalezza in originali paesaggi sonori di profonda intensità, il trombettista norvegese sarà sul palco di piazza del Popolo a partire dalle 21.30con l’inconfondibile suono del suo strumento, alla testa di un gruppo con Johan Lindstrøm alla chitarra, Jo Berger Myhre al basso e Erland Dahlen alla batteria.
Agli appuntamenti musicali si affiancano gli aperitivi letterari, le mostre e la rassegna Time ti Children.