Time To Read
Le presentazioni letterarie e l’aperitivo con gli autori si intervalleranno agli appuntamenti musicali. Autori e presentatori ci accompagneranno in una rassegna tutta dedicata alla musica e a Berchidda, in quanto culla del festival Time in Jazz.
11 agosto – Berchidda, Sa Casara – h. 19:00
Nichi Vendola
“Patrie”
Il Saggiatore, 2021
L’autore dialoga con Paolo Fresu
Le poesie di Nichi Vendola vibrano delle sue decine, centinaia di battaglie e formano una costellazione di infinite “Patrie”, culturali, linguistiche, emotive. Parole controcorrente rispetto al tempo in cui siamo immersi, parole che ospitano umanità, celebrano il dono della diversità, invocano un patriottismo senza nazione o genere o razza; parole come cantieri, conflitti, gravidanze. La varietà di temi e ambientazioni si riflette in quella delle forme, una musicalità che ricorda quella delle ballate e delle filastrocche. Sospesi tra passione e ideologia, questi versi sono cortometraggi, corpi vivi sulla scena, materia che palpita di desiderio e di allegria, ma anche di ansie e di dolori.
Si racconta, Nichi Vendola, in queste poesie intime e potenti, come solo un uomo di grande sensibilità sa e può fare.
12 agosto – Berchidda, Sa Casara – h. 19:00
Grazia Verasani
“Non ho molto tempo”
Marsilio, 2021
L’autrice dialoga con Sonia Peana
È complicato scrivere di persone morte alle quali si è voluto bene senza tentare, come scriveva Yourcenar, di legarle al carro dei vivi, è ancora più difficile scriverne senza sottolineare le loro qualità, tentando di cancellarne i difetti; ciò che è più difficile, insomma, è lasciarli umani. Grazia Verasani, in questo testo lieve, divertito e doloroso, ci è riuscita.
Alla morte prematura del compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso, infatti, decide di scrivere un diario a posteriori per narrare della loro amicizia, improvvisa e solida, come spesso sono le amicizie tardive e mature.
Da questo gesto memoriale, affettivo, altrettanto improvviso e solido, viene fuori il ritratto inedito e forte di un uomo straordinario, non solo sul palco, ma anche nella vita privata, di cui spesso si evita di parlare. Un uomo che ha testimoniato, con ogni sua azione, ogni sua intemperanza, ogni sua parola, ogni sua nota, che la vita è fatta per discutere, che gli amici sono fatti per scambi talvolta accesi, ma pur sempre proficui, che la musica è fatta di punti e contrappunti, così come l’amore, dunque come la vita stessa.
13 agosto – Berchidda, Sa Casara – h. 19:00
Roberto Cotroneo
“Chet”
Neri Pozza, 2022
L’autore dialoga con Paolo Fresu
«C’era il genio in quelle note cristalline, rarefatte, quelle note che gli hanno fatto conquistare il mondo intero». Con una scrittura intima e sussurrata, ma al tempo stesso vibrante e suggestiva, Roberto Cotroneo riesce a dare voce al non detto, indagando il mistero di un genio disperato e maledetto. Questo romanzo – uscito per la prima volta nel 2011 con il titolo “E nemmeno un rimpianto” – si immerge nella vita di un mito del jazz: raccontando i suoi successi, il suo antagonismo di sempre con Miles Davis, ma anche e soprattutto la sua fragilità umana. Chet Baker è famoso come il genio bellissimo e maledetto del jazz, l’uomo capace tanto di distruggere il proprio corpo con la schiavitù dall’eroina, quanto di far salire fino al cielo le note della sua tromba. E fu una vita tragica quella di Chet, conclusa il 13 maggio del 1988 con un volo da una finestra dell’Hotel Prins Hendrik di Amsterdam. Quasi vent’anni dopo, una mattina del 2006, il protagonista di questo romanzo riceve una telefonata che riapre il mistero su uno dei miti più controversi del Novecento: Chet non è morto, ma vive, come un eremita, nel cuore del Salento. E qualcuno giura di aver sentito la sua tromba suonare ancora. Come a riprova del fatto che la sua musica non muore mai…
14 agosto – Berchidda, Sa Casara – h. 19:00
Caterina Bellandi
in dialogo con
Gian Matteo Serra, frate domenicano, membro della comunità di
Santa Maria Novella e Rettore della Basilica di San Marco in Firenze
con la presenza di Alessandra Cotoloni
“Taxi Milano25. In viaggio con zia Caterina,
una rivoluzionaria dei nostri tempi”
(di Alessandra Cotoloni)
San Paolo Edizioni, 2021
Zia Caterina e il suo Taxi Milano 25
Zia Caterina, ovvero Caterina Bellandi, è una regolare tassista di Firenze.
La sua storia è una storia d’amore, quella per il suo compagno Stefano, morto giovanissimo di cancro ai polmoni. Da lui ha ereditato il taxi come dono d’amore e lo ha voluto trasformare in un luogo magico che effettua corse gratuite per l’ospedale a favore dei familiari e dei bambini malati di tumore, quelli che lei chiama i suoi SuperEroi. I SuperEroi di Zia Caterina sono esseri speciali, bambini e adulti straordinari che tutti i giorni sfidano mali crudeli e affrontano insopportabili dolori, ma sempre con la voglia di vivere e di vincere la loro battaglia.
15 agosto – Berchidda, Chiesa di Santa Caterina – h. 17:00
Attilio Mastino
Su “O bella Musa, ove sei tu ? Viaggio nel mistero della gara poetica”,
(Domus de janas 2018) di Paolo Pillonca.
sulla poesia improvvisata, la sua storia e la cultura sarda in evoluzione
L’autore dialoga con Paolo Fresu
Partendo dalla data del 15/09/1896, in cui su iniziativa del poeta locale Antonio Cubeddu, si tenne a Ozieri la prima gara poetica in piazza, il libro affronta un lungo viaggio nel mistero della gara poetica, attraverso immagini, aneddoti e ricordi di un passato glorioso.
Paolo Pillonca è uno fra i più importanti autori isolani di opere sulla cultura tradizionale della Sardegna e sulla poesia improvvisata in gara da palco. Il volume, scritto nei suoi ultimi mesi di vita, completa l’analisi contenuta in Chent’annos – Cantadores a lughe ’e luna e rappresenta un ultimo contributo dell’autore allo studio della poesia orale: dalla magia della creazione all’analisi dei tempi di esecuzione, dal ruolo delle donne a quello della critica, fino ad arrivare alle difficoltà degli ultimi tempi che, a causa del profondo cambiamento della società sarda, ne mettono a rischio la stessa esistenza.
16 agosto – Berchidda, Museo del vino-Enoteca regionale – h. 11:30
Presentazione del libro “Paolino” (Edizioni Curci 2022)
di Reno Brandoni
L’autore dialoga con Paolo Fresu
La musica è ritmo e cuore. Attraversa ogni confine spinta dal vento dell’emozione. Arriva anche sulle colline di un piccolo paese in Sardegna, accompagnando la vita di un padre e un figlio. Il ragazzo, conquistato dai racconti del padre pastore che ama la bellezza dell’arte e della cultura, diventerà un famoso trombettista e creerà per quel suo piccolo paese uno dei più importanti festival Jazz, portando a casa il meraviglioso mondo immaginato dal padre. Ancora una volta la musica unisce generazioni e ne favorisce il dialogo. E il musicista, diventato padre a sua volta, continuerà una tradizione, che non avrà mai fine.
16 agosto – Berchidda, Museo del vino-Enoteca regionale – h. 12:00
Presentazione del progetto editoriale “Time in Jazz Diary 2021” (Postcard 2022)
Con le foto di Gianfranco Mura
Gianfranco Mura in dialogo con Paolo Fresu
Il racconto per immagini della passata edizione del festival, con i suoi volti, le sue emozioni e le sue suggestioni
“…L’atavica ricerca di punti di vista non banali, il dramma della luce, vecchie nuove dolci ansie riaffiorano. Nuovi stili accorrono in aiuto. I musicisti, a loro insaputa, possono esser molto generosi con i fotografi, anzi, alle volte, per certi nanosecondi, sembra siano loro a cercarti…” Gianfranco Mura