Si annuncia ancora una volta denso di eventi e variegato di proposte non solo musicali l’appuntamento della prossima estate con Time in Jazz. Alla sua trentaseiesima edizione, il festival diretto da Paolo Fresu si snoderà come sempre tra la sua Berchidda (Ss) e gli altri centri del nord Sardegna dove farà tappa con la sua carovana di concerti: Arzachena, Banari, Bortigiadas, Buddusò, Budoni, Cheremule, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Mores, Oschiri, Porto Rotondo, Puntaldia, San Teodoro, Tempio Pausania e Tula.
Time in Jazz si presenta quest’anno nel segno di Futura, titolo preso in prestito dall’indimenticabile Lucio Dalla e che intende abbracciare idealmente diverse generazioni; perché, spiega Paolo Fresu nelle sue note di presentazione, «Futura è visione e coraggio. Quello del poter affrontare un presente complesso che mai avremmo immaginato di dover vivere e che va condiviso nel crossover generazionale e con quell’apertura che è del jazz in quanto musica meticcia e attuale».
Tanta musica, jazz e non solo, ma anche mostre, presentazioni di libri e incontri con gli autori, iniziative dipromozione e sensibilizzazione ambientale, le attività per i bambini dell’ormai consueto spazio di Time to Children, e altro ancora, saranno una volta di più gli elementi del ricco mosaico di proposte del festival. Alcuni tra i protagonisti del versante musicale sono già stati annunciati nelle scorse settimane: la cantante Serena Brancale, il sassofonista Roberto Ottaviano in duo col chitarrista inglese Rob Luft, il trio Guano Padano, il gruppo africano (del Burkina Faso) Farafina, il chitarrista norvergese Eivind Aarset col suo quartetto, il cast del progetto “Good Old Boys Grand Orchestra”, ovvero i Colle der Fomento, Kaos e Dj Craim e il quartetto La Batteria. Ma il cartellone completo e dettagliato del festival è ancora tutto da scoprire: lo svelerà il direttore artistico Paolo Fresu nel corso della conferenza stampa convocata per venerdì 21 aprile, proprio – e per la prima volta in trentacinque anni di Time in Jazz – a Berchidda, nella sede di Time in Jazz, l’ex caseificio “Sa Casara” in via Umberto I.
Insieme al direttore artistico parteciperanno all’incontro con i giornalisti, con inizio alle 11, il sindaco Andrea Nieddu e un rappresentanza degli enti pubblici e privati che sostengono il festival.
Dopo la conferenza stampa, sempre negli spazi di “Sa Casara”, è prevista l’inaugurazione in anteprima di una delle mostre che si potranno visitare il prossimo agosto: quella del fotografo Fabio Lovino con i suoi scatti della passata edizione del festival.
Ma la giornata di venerdì 21 vuole essere anche un’occasione per saggiare altri aspetti di Time in Jazz, il suo legame imprescindibile con il paese, le sue attività, le sue tradizioni enogastronomiche, il suo territorio e la particolarità dei suoi luoghi. Ecco dunque in programma un pranzo a base dei piatti tipici della cucina berchiddese, seguito, nel pomeriggio, da una visita alla chiesetta campestre di Santa Caterina, una delle tappe immancabili di ogni edizione del festival. Poi, al rientro, un aperitivo al Museo del Vino, altro luogo emblematico di Berchidda, “un contesto unico dove scoprire percorsi del passato e del presente, attraverso la memoria degli oggetti e i colori, profumi e sapori dei vini della Sardegna”, come recita la sua homepage.
E poi ancora, in serata, alle 21, a suggello dell’intensa giornata, uno degli eventi più attesi del secondo anno di Insulae Lab, il centro di produzione del jazz e della creatività artistica delle isole del Mediterraneo coordinato sempre dall’associazione Time in Jazz: alle 21, al cineteatro Santa Croce, concerto (aperto al pubblico) del Me’Ta Quartet Reloaded di Antonello Salis (pianoforte e fisarmonica) con Sandro Satta (sax alto), Riccardo Lay (contrabbasso) e Fabrizio Sferra (batteria). Un incontro storico reso di nuovo attuale appositamente da Insulae Lab dopo vent’anni di assenza dalle scene e in omaggio ai cinquant’anni di carriera di Salis.
Per informazioni, la segreteria di Time in Jazz risponde al numero 320 38 74 963 e all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Aggiornamenti e altre notizie sul festival sono disponibili sui canali social Facebook, Instagram, Twitter e Telegram e sul sito www.timeinjazz.it.
La trentaseiesima edizione del festival Time in Jazz è organizzata dall’omonima associazione culturale con il sostegno dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero della Cultura, della Comunità Montana Monte Acuto e delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri che aderiscono al festival, con il contributo di Fondazione di Sardegna, Gruppo Unipol, Banco di Sardegna, Corsica Ferries–Sardinia Ferries, Fondazione Raul Gardini e Novamont, e con la collaborazione di Rau Arte Dolciaria, distilleria Lucrezio R., Geasar, Consorzio Porto Rotondo, Consorzio Puntaldia, Scuola Holden, Qobuz e Biorepack. Media partner Radio Monte Carlo, radio ufficiale del festival, Spotify e Spreaker. Time in Jazz fa parte dell’Associazione I-Jazz, del progetto GreenFEST e di Jazz Takes The Green, la rete dei festival jazz ecosostenibili.
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