
Le presentazioni letterarie e l’aperitivo con gli autori si intervalleranno agli appuntamenti musicali. Autori e presentatori ci accompagneranno in una rassegna tutta dedicata alla musica e a Berchidda, in quanto culla del festival Time in Jazz.
9 agosto – Berchidda, Sa Casara – h. 11:00
Malika Ayane
“Ansia da felicità”
Rizzoli, 2023
In dialogo con Alessandra Ghiani
Melina è come i gatti. Quando qualcosa è grave, non si fa trovare o non lo lascia capire. Nina si sente ostaggio del mostro. Allora mette un vestito che da più di dieci anni le sta da dio, ma non è mai uscito da casa. Aspettava, più paziente del mostro, un evento e una Nina degni di lui. Il Raptor arriva quando la principessa sfiora l’abisso. E si posa, paziente. Miranda fa scintille tra le lenzuola. E per un lenzuolo fugge via. Marija, quando la situazione è serissima, tira fuori la tovaglia nera. Ma ora ha deciso di farsene un abito. Madeleine presidia il divano rosa del Distratto, suo locale di fiducia, casa dei momenti così storti da poter essere sfogati in un luogo pubblico, ma nobili a sufficienza per non diventare pettegolezzi. Tutti i protagonisti di questa sorprendente raccolta di racconti, prima prova letteraria di Malika Ayane, vivono in uno stato costante di ansia da felicità. La realtà non è mai definita, bianca o nera, ma ci si presenta in un caleidoscopio di sfumature cangianti, per cui bastano un attimo, un imprevisto, un bicchiere in più per cambiare di segno gli stati d’animo che ci guidano nelle nostre giornate. La felicità può sbocciare improvvisa o avvizzirsi perché ci siamo incastrati negli sguardi di qualcuno. Ma quanto conta guardarci dentro e quanto rispecchiarci negli altri?
11 agosto – Berchidda, Sa Casara – h. 19:00
Vanni Lai
“La cantadora”
Minimum fax, 2023
In dialogo con Antonella Brianda
Sulle strade polverose della Sardegna di inizio Novecento, un calesse viaggia da un paese all’altro, di festa in festa. Lo guida una vedova armata di pistola, dalla strana personalità «di fattucchiera e di dea». La Cantadora – così la chiamano – è una stella oscura, l’unica donna capace di sfidare gli uomini nelle gare a chitarra, esibizioni che durano fino a tarda notte e in cui i cantori, per un piatto di minestra e qualche bicchiere di vino, si alternano sopra palcoscenici fatti di semplici tavolacci, davanti a piazze gremite e bercianti.
Manesca e attaccabrighe, adorata e detestata, Candida Mara fu la prima donna del canto a chitarra, capace di opporsi a una società maschilista e retriva con le sue scelte di vita. Affascinante ma dimenticata, cancellata dalla memoria per ignoranza e vergogna, ancora oggi è una figura circondata dal mistero. A mettersi sulle sue tracce, tra la polvere degli archivi, l’omertà degli anziani e i depistaggi di strani musicologi, è uno scrittore fallito e appassionato di western. Nella ricerca lo aiuteranno la giovane Aleni e un grammofono d’oro che sembra custodire il segreto di vecchie storie sepolte.
12 agosto – Berchidda, Sa Casara – h. 19:00
Paolo Crepet
“Prendetevi la luna”
Mondadori, 2023
In dialogo con Paolo Fresu
Un dialogo tra generazioni.
«Prendetevi la luna» non è un consiglio, ma una suggestione. Non vale solo per i momenti difficili, ma anche in quelli di gioia, o quando si tende più alla rassegnazione che all’esaltazione. La luna è lì apposta, scompare e ricompare proprio perché se ci fosse sempre sarebbe banale. Funziona come il desiderio, che implica il cercar le stelle proprio quando non ci sono o si teme siano nascoste da qualche parte dell’universo. Oggi più che mai siamo catturati dal presente e ce lo siamo fatti bastare, forse atterriti per ciò che potrebbe essere alle porte o per sazietà di quanto possediamo. La famiglia fatica nella propria funzione autorevole, la scuola è inzuppata di burocrazia e impermeabile al cambiamento, l’attenzione per l’ambiente, tentando di garantire un futuro benefico, rischia di ammalare la bellezza, mentre le tecnologie disegnano un mondo di relazioni mute e asservite a nuovi ordini categorici. È come se il futuro proponesse messaggi controversi invece che rassicuranti. Eppure, non sono gli eventi che ci stanno cambiando, ma noi che cambiamo gli eventi. Cacciare un orizzonte, non conquistarlo, questo è il senso di pensare e di scrivere. E oggi c’è proprio bisogno di cercare qualcosa di nuovo. Non tutti ci provano, né sentono quest’obbligo. Si combattono guerre terribili, eppure è più preoccupante ciò che non fa rumore e che si annida in tante anime persuadendole ad arroccarsi, a difendersi chiudendo l’uscio di casa. Girano spacciatori di comodità, allettano i pensieri di molta gente. In questo nuovo libro, Paolo Crepet torna sui temi a lui più cari, l’educazione, la scuola, la famiglia, con un intento chiaro: fornire uno strumento per orientarsi oltre la coltre di nubi che oscurano la luna, ovvero la speranza. Per questo dice ai giovani e anche a chi non lo è più: prendetevi la luna. Ognuno la sua, ovviamente.
13 agosto – Berchidda, Sa Casara – h. 19:00
Barbara Baraldi
“Il fuoco dentro. Janis Joplin. Il romanzo”
Giunti Editore, 2023
In dialogo con Simone Cavagnino
Non sa dire, Janis, perché detesti tanto Port Arthur, la piccola città del Texas dove è nata e cresciuta. Sono gli anni Cinquanta e Janis è un’adolescente inquieta. Legge On the road e sogna di andarsene. I suoi genitori non la capiscono; come potrebbero? E i compagni aspettano che nessuno li veda per bullizzarla brutalmente nei corridoi della scuola. Così Janis si convince di non meritare amore. Di non meritare niente. Di sé apprezza solo una cosa: la voce, quel grido limpido e sporco che la libera da ogni dolore. C’è una vecchia foto in cui ha tre anni e sorride. Sul bordo sua madre ha scritto Si addormenta cantando. Non lo sa ancora, ma di cantare non smetterà mai. Barbara Baraldi tinge di nero la storia della rocker più grande di tutti i tempi per dare vita a un romanzo travolgente. Janis divampa come un fuoco nei suoi perenni contrasti: il sogno di un’esistenza normale e la seduzione feroce del successo, la sete d’amore e la solitudine fuori dal palco, la disperazione cosmica e il tentativo di placarla nell’abbraccio dolce e spietato dell’eroina. E poi il sesso e le risse con Jim Morrison, l’alba al Chelsea Hotel insieme a Leonard Cohen, la fratellanza con Jimi Hendrix, l’attrazione devastante per Peggy Caserta. La musica, su tutto: estrema rivalsa, via di salvezza, dea consolatrice a cui immolare l’anima.
14 agosto – Berchidda, Sa Casara – h. 19:00
Simone “Danno” Eleuteri
Massimiliano “Masito” Piluzzi
“Colle der Fomento. Solo amore”
(di Fabio Piccolino, Simone “Danno” Eleuteri, Massimiliano “Masito” Piluzzi)
Minimum fax, 2022
In dialogo con Luca Devito
“Colle der Fomento. Solo amore” racconta la formazione musicale e la carriera di Simone «Danno» Eleuteri e di Massimiliano «Masito» Piluzzi, fondatori di uno dei gruppi rap più influenti e ammirati, attraverso le tante collaborazioni, le aperture e gli scontri artistici, e soprattutto i quattro album realizzati in poco più di vent’anni, che rappresentano altrettanti capisaldi dell’underground italiano.
Ma attraverso il racconto dei Colle der Fomento – e delle tante altre voci che si aggiungono alle loro in queste pagine – Fabio Piccolino tesse i fili di una storia che offre uno sguardo più profondo sulle radici del rap italiano e romano prima di tutto: dalle adunate a piazzale Flaminio dei primi anni Novanta, all’assalto e alla conquista degli spazi dove esibirsi, alla piena maturità di un genere che ha trasformato radicalmente i linguaggi musicali nel nostro paese.
15 agosto – Berchidda, Chiesa di San Michele – h. 17:00
Presentazione libro “377 Project” di Sebastiano Dessanay
Touring Club, 2022
In conversazione con Giovanni Dessole
Viaggiare per la Sardegna toccando giorno dopo giorno tutti i 377 comuni dell’isola: 4500 km in bicicletta in compagnia di un ukulele basso, contando sull’ospitalità delle persone. Una follia? Non per Sebastiano Dessanay, che dopo essersi allenato per un anno al gelo delle Midlands parte da Nuoro per un giro di 14 mesi. Il suo diario di viaggio è nello stesso tempo il culmine di un progetto nato da una visione. Un’illuminazione d’artista tesa a ricercare le proprie radici e unire simbolicamente le comunità della Sardegna. Non troverete tra queste pagine le spiagge da cartolina o gli stereotipi della Sardegna agropastorale. Ma l’isola intima e vera, quella che i turisti non sfiorano mai neppure i (rari) pomeriggi grigi d’estate. Strade aspre e non sempre asfaltate. E tanta musica, la musica che gira intorno a un menestrello d’altri tempi eppure assolutamente contemporaneo.
16 agosto – Berchidda, Museo del vino-Enoteca regionale – h. 11:30
presentazione delle bottiglie Time in jazz 2023
16 agosto – Berchidda, Sa Casara – h. 12:00
Presentazione del progetto editoriale “Time in Jazz Diary 2022”
Con le foto di Fabio Lovino
Fabio Lovino in dialogo con Paolo Fresu
Il racconto per immagini della passata edizione del festival, con i suoi volti, le sue emozioni e le sue suggestioni.
“Fabio Lovino sente il mondo con gli occhi.Lo percepisce attraverso gli sguardi degli altri e questi divengono nuovi obiettivi e altrettanti diaframmi. Il suo racconto di Time in Jazz è composto dai piccoli particolari che lui ha pazientemente osservato e portato in luce.”
Paolo Fresu
16 agosto – Berchidda, Museo del vino-Enoteca regionale – h. 12:30
presentazione del libro “Aurora sarda” di Pietro Casu
edizione ILISSO 2023
con Gonaria Floris, Giuseppe Soddu, Bastianina Calvia e Paolo Fresu
In Aurora sarda, attentati, storie di amori contrastati e vecchi rancori non ancora risolti diventano l’espediente narrativo che fa da cornice al racconto della realizzazione della diga sul Tirso e dei primi comizi agli albori delle organizzazioni sindacali sarde. Siamo nel Campidano di Oristano, dove la costruzione della monumentale diga di Santa Chiara darà ai paesi della zona l’energia elettrica e permetterà l’irrigazione dei campi durante i periodi di siccità. La diga, simbolo di modernizzazione, rappresenta però un pericolo: per alcuni, in particolare per sennor Innassiu Ligas, quello di perdere le proprie terre, mentre per un paese intero, Zuri, quello di essere “demolito” insieme alla sua antica chiesa e ricostruito in un punto più alto. Pietro Casu racconta di una Sardegna che si desta dalle tenebre «a una nuova giornata di lavoro e di gloria».
MA L’ALBA NON ERA LONTANA
La vita e l’opera di Pietro Casu sono testimonianza di un amore viscerale per la Sardegna, avviata lungo la strada della civiltà e del progresso dopo la “notte” della barbarie e della violenza. Una strada tracciata nel segno del cristianesimo, della fratellanza, della pace, del riscatto dell’Isola dopo secoli di sottomissione. Un sogno lungo una vita, che ha come guida la luce dell’alba. Un sogno che ha la forza del miracolo, che fa nascere il bene dal male, la felicità dal dolore, i fiori dalle spine, la luce dalle tenebre… una Sardegna nuova all’alba del Novecento.
(Giuseppe Soddu)